La "nuova" bulimia
Nella terapia breve strategica del prof. Nardone, si distinguono tre tipologie di paziente bulimica, differenziate sulla base delle caratteristiche che maggiormente le contraddistinguono. Questa distinzione, inoltre non è semplicemente
di tipo descrittivo, ma determina un differente approccio terapeutico. In particolare si distinguono 3 TIPI DI BULIMICHE:
- Boteriane, ovvero l’autoinganno del “grasso è bello”. Come suggerisce la suggestiva etichetta, sono persone evidentemente in sovrappeso, che hanno condotte alimentari chiaramente esagerate. Sono persone che magari hanno vissuto esperienze frustranti e che alla fine hanno compensato attraverso una perdita di inibizione verso il cibo. Non ritengono di avere un problema e spesso devono produrre un cambiamento del loro regime alimentare sotto indicazione di altri, quando subentrano problemi di altro tipo, come ad esempio rischi per la salute. Spesso si uniscono a compagni di vita con le stesse tendenze alimentari esagerate, in una sorta di alleanza e spalleggiamento reciproco. Per queste ed altre ragioni, la motivazione al cambiamento è spesso bassa. Sono le persone che dicono di accettarsi così, di stare bene con se stesse, nonostante inevitabili problemi già presenti o comunque inevitabili: ipertensione, infarti, tumori, dispnea, infertilità, impotenza, problematiche digestive, articolari, ecc…
- Yo-yo, ovvero l’eternità avanti e indietro, una pena da girone dantesco. Sono persone che hanno sperimentato tantissime diete, e come uno yo-yo, inizialmente calano e poi, terminata la dieta, riprendono peso. Allora iniziano una nuova dieta, nell’arco di alcuni mesi perdono peso e poi, nei mesi successivi alla conclusione della dieta, ricominciano a prendere peso. Calano e aumentano, calano e aumentano.
- Carciofo, ovvero il cuore tenero nascosto sotto foglie legnose. Sono tutte le persone che sviluppano una protezione attraverso lo strato di grasso. Il cibo diviene sia una gratificazione immediata per colmare vuoti emotivi o tensioni personali, sia una modalità per evitare di costruire relazioni più complesse. In alcuni pasi possono essere persone spaventate dalla possibilità di poter essere attraenti e che, attraverso l’aumento di peso, si rendono meno attrattive. Sfruttano inoltre l’effetto fisiologico di sedazione che il cibo determina (attraverso la digestione conseguente e il senso di sonnolenza e calma) come una sorta di inibitore emozionale.
Oggi, soprattutto grazie ai protocolli della Terapia Breve Strategica, queste tipologie di disturbi sono state conosciute sempre meglio e sono stati messi a punto dei protocolli di intervento estremamente mirati ed efficaci.