La gestione psicocorporea del trauma
All’interno dell’ampio panorama delle tecniche di gestione del trauma, l’approccio psicocorporeo che integra ipnosi e bioenergetica
rappresenta un trattamento di elezione per le sue peculiarità che lo rendono estremamente versatile ed efficace.
Come ho spesso evidenziato, il trauma emotivo porta in molti casi la vittima a mettere in atto atteggiamenti evitanti verso tutto ciò che ha causato il trauma stesso o nei confronti di tutto quello che lo può ricordare.
Per fare un esempio, chi è rimasto traumatizzato in un incidente stradale, tenderà ad evitare di tornare a guidare, a stare lontano da possibili situazioni di traffico eccessivamente caotico e, in sostanza, a ridurre preventivamente i rischi di ritrovarsi nuovamente in una situazione pericolosa.
Così facendo la persona innesca però un pericoloso meccanismo che, funzionando a breve termine (la persona effettivamente è tranquilla sapendo di non dover affrontare il suo trauma) di fatto la allontana sempre di più dal reale superamento del proprio blocco.
Inoltre il trauma si esprime, sia attraverso delle paure e delle credenze infondate o improbabili (se torno a guidare potrei di nuovo fare un incidente anche se, prima di quell’episodio, ho guidato migliaia di volte e non è mai accaduto nulla), sia delle reazioni corporee molto intense (sudorazione, tremori, problemi intestinali e molte altre manifestazioni fisiche, di fronte a stimoli o ricordi dell’evento traumatico).
In realtà se l’episodio traumatico ha fatto sentire la persona impotente davanti ad un evento emotivamente eccessivo, finché la persona continuerà ad evitarlo non potrà superarlo.
Ma il difficile ovviamente è riportare una persona in quella situazione dove ha provato un disagio così intenso … ed è qui che ci viene in aiuto l’approccio psicocorporeo e l’integrazione tra bioenergetica ed ipnosi.
L’approccio psicocorporeo al trauma, permette un lavoro non solo mentale, ma anche orientato a diminuire quelle reazioni corporee disfunzionali e di sofferenza viste in precedenza, facilitando l’allentamento dei blocchi emotivi e muscolari che il trauma ha prodotto e restituendo un senso di maggior padronanza personale e delle proprie reazioni.
L’ipnosi poi permette di far rivivere emotivamente al paziente il momento traumatico in una condizione di sicurezza e senza rimanere nuovamente schiacciato dall’eccessiva emozione.
Questa modalità facilita la metabolizzazione e il superamento del blocco, attraverso quella che viene chiamata una esperienza emozionale correttiva.
Dr. Efrem Sabatti _ www.psicologobresciasabatti.it