Comunicare strategicamente
La comunicazione strategica nasce all’interno della terapia breve strategica e si basa su alcuni assunti che hanno l’obiettivo di rendere la comunicazione efficace e persuasiva.
Il focus è orientato allo studio del processo in atto, senza indagare le cause che l’hanno posto in essere, poiché all’interno dell’ottica sistemica dentro al quale il modello si colloca, poco importa approfondire le ragioni passate che hanno generato il problema (e che a volte remote e non individuabili), ma ciò che è importante analizzare è cosa gli attori della comunicazione fanno per continuare a mantenere il problema. A volte, infatti, è impossibile o molto difficile risalire al perché è iniziata una disputa (ad esempio) o chi la cominciata, perché il problema risiede nelle azioni e retroazioni che le persone continuano a rimettere in atto. E’ la compartecipazione al processo che continua a mantenerlo attivo (avete presente cosa succede nella “guerra dei Roses”)? L’approccio strategico si basa sui cosiddetti “riduttori di complessità”, ossia individuare quegli aspetti costanti all’interno di un processo disfunzionale, perché ciò permette si semplificare il problema e di intervenire in maniera agevole su di esso. All’interno di una comunicazione strategica, quindi, le domande di indagine del problema, procedono attraverso una metodica “ad imbuto”. Lo scopo non è di allargare le informazioni, con il rischio di includere anche una mole di informazioni non utili, ma di discriminare invece ciò che il problema “non è” per arrivare a capire di che tipo di problema stiamo parlano. Una sorta di diagnosi differenziale. Ogni domanda quindi dovrebbe essere posta con l’obiettivo di eliminare selettivamente tutte le componenti del dialogo che non hanno utilità ai fini dell’individuazione di una soluzione. E’ fondamentale avere l’obiettivo chiaro, per potersi muovere agevolmente. Se il terapeuta non sa dove vuole and<are, sarà difficile porre le domande corrette. Particolarmente importanti sono le parafrasi, che all’interno dell’approccio strategico hanno delle caratteristiche estremamente peculiari e che hanno l’obiettivo di aiutare la persona a riassumere e riordinare quanto da lei detto, ma contemporaneamente innescano un processo di modificazione del punto di vista dell’altra persona. Come dire che lo stesso paesaggio illuminato dal sole o ingrigito dalla pioggia mi da delle sensazioni profondamente diverse. Eppure il paesaggio è lo stesso. E’ fondamentale per poter comprendere ed utilizzare l’uso di una comunicazione strategica avere un’ottima comprensione del modello e delle cosiddette “logiche non ordinarie”. Queste, insieme alle tentate soluzioni che la persona mette in atto per cercare di risolvere il problema, sono spesso alla base dell’inasprimento del problema stesso. Comprendere la struttura del problema, permette però di giungere alla struttura della soluzione.